Commentando…
Leggi e norme giuste!
“Quale grande nazione ha leggi e norme così giuste com’è tutta questa legislazione che io oggi vi espongo?” (Dt 4,8)
Nel libro del Deuteronomio Mosè ricorda al popolo di avere ricevuto in dono da Dio “leggi e norme così giuste… perché le mettiate in pratica… perché quella sarà la vostra saggezza e intelligenza agli occhi dei popoli”. In questi giorni ho avuto modo di sentire e di leggere della infinità e complicazione burocratica di leggi e norme che i nostri legislatori, i ministeriali con le loro circolari applicative, i giudici con le loro sentenze, vanno continuamente propinando al nostro popolo. Una
situazione complicatissima nella quale quasi nessuna persona normale riesce più a districarsi e a capirsi: ogni piccola cosa deve essere sottoposta a ‘esperti’ naturalmente a prezzo profumato, o meglio amaro. Naturalmente tra tecnici, giudici, consulenti e interpreti della legge, c’è una infinita disparità di pareri e applicazioni. Non si può fare un passo senza trovarti bloccato e normato al di là di ogni buon senso comune. Risultato: disaffezione per la legalità; se si può, meglio evadere! Bisognerà pure difendersi da queste pastoie che affossano lo spirito di iniziativa e di eventuale imprenditorialità! La nostra povera Italia, anziché essere apprezzata per le sue leggi e norme sagge e intelligenti, è derisa davanti alle nazioni per il caos legislativo in cui legislatori e burocrati l’hanno portata e continuano a portarla: problemi e richieste rimangono inevase per lunghissimi tempi; le cause ‘pendono irrisolte’ non per anni, ma per decenni’! Dall’altro lato invece spuntano leggi rapidissime che riguardano principalmente i privilegi di partiti, di potenti, di lobby, di organizzazioni o enti mangiasoldi. Le leggi nate per concedere privilegi ai legislatori stessi sono intoccabili e definite dagli enti legislativi preposti alla tutela della giustizia e dell’equità come ‘diritti acquisiti’ che neanche più il legislatore può toccare. E così chi ha ottenuto o arraffato dal legislatore di turno privilegi tanto sfacciati, se li tiene cari e si sente ben tutelato dalla legge che, benché iniqua, cioè non equa, rispetto a tutti gli altri cittadini, non viene mutata, se non in minima parte tanto per dare un po’ di fumo negli occhi ai cittadini che vengono ben tassati per continuare a sostenere una spesa pubblica e un debito pubblico inestinguibili. Ha un bel da fare il Capo dello Stato a invitare il Parlamento a sbrigarsi a fare riforme legislative e costituzionali, ma il Parlamento è solo un ostaggio in mano a pochi capipartito o primedonne che, oltre ad essere preoccupati di curare gli interessi di parte, danno la chiara impressione di incompetenza sia legislativa che amministrativa. Perché rinasca la fiducia c’è bisogno non di risse e di chiacchiere, di cui siamo tutti sufficientemente stanchi, ma di scelte, decisioni e gesti esemplari che mostrino che si sta cambiando rotta! Nel 2014 vedremo qualcosa di nuovo in senso buono? Ce lo auguriamo. Man mano che si allenta il senso della fraternità, sempre meno si trova – come ci ricorda papa Francesco – il fondamento della pace, della giustizia, dell’equità e tanto meno della solidarietà. Scrive il papa nel messaggio per la giornata mondiale della pace: “Appare chiaro che le etiche contemporanee risultano incapaci di produrre vincoli autentici di fraternità, poiché una fraternità priva del riferimento ad un Padre comune, quale suo fondamento ultimo, non riesce a sussistere”. E’ il frutto che l’Italia e l’Europa stanno gustando, avendo scelto di emanciparsi dalle loro radici cristiane e da Dio, Padre di Gesù Cristo e nostro. Buon Anno! (+ vescovo Adriano)
Nella foto la messa pontificale di Natale celebrata dal vescovo Adriano in cattedrale il 25 dicembre alle 10.15 (foto Donaggio).
da NUOVA SCINTILLA 1 del 5 gennaio 2014