Un incontro lungo il Corso

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Un incontro lungo il Corso

“Eccellenza! – mi interpella una persona – Sa che oramai sono nella condizione di dover chiudere la mia attività in questo bar. È da qualche tempo che ogni anno chiudo l’esercizio in passivo. Ho sempre tenuto duro sperando in una ripresa, ma ora non ce la faccio più, ho esaurito anche i risparmi di anni di lavoro. Di fronte alla diminuzione delle consumazioni e quindi del guadagno, le spese sono sempre le stesse, anzi aumentano: tasse sulle immondizie, plateatico, affitto locale! Ho chiesto al proprietario del locale una riduzione dell’affitto a fronte

dell’esercizio passivo, ma la richiesta non ha trovato ascolto. Durante tutto il tempo invernale si lavora pochissimo e non si producono rifiuti urbani, ma la tassa non diminuisce. Non è possibile fare presente la cosa a nessuno e comunque nessuno tiene conto dell’esercizio negativo: se le cose sono cambiate sono affari tuoi… E così sono costretto a chiudere e cercare alla mia età qualche altra occupazione per sbarcare il lunario”.

Io non ho trovato parole da dire. Tra me e me mi son detto: non sarà possibile che l’Amministrazione Comunale valuti le situazioni di emergenza che si vengono a creare e commisuri l’imposta all’effettivo reddito in casi di emergenza come questi? Ci siamo salutati con una battuta dell’interlocutore: “Ma sa che paghe hanno anche i nostri funzionari pubblici di Chioggia? Si dice addirittura che qualcuno si avvicini ai 40.000 Euro mensili!” Al che ho concluso dicendo: “Mi sembra impossibile”. E mi sono allontanato in silenzio. (+ Adriano Tessarollo)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 13 del 1 aprile 2012