Autunno, si riparte!

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Commentando… (del vescovo Adriano)

Autunno, si riparte!

Riprende la scuola e, tra qualche settimana, al via anche le attività formative parrocchiali. Un augurio a giovani e adulti

Ormai l’autunno anche da noi è tempo di semina e di raccolto solo per determinati prodotti agricoli. Per tanti altri prodotti invece semina e raccolto si succedono durante tutto il tempo dell’anno e mentre si raccoglie uno si semina l’altro. E’ vero che ci sono stagioni più o meno favorevoli per la crescita dei raccolti, ma abbiamo ormai tanti mezzi per proteggere le sementi seminate in tutte le stagioni e per irrigarle e alimentarle.

 

Così capita anche per le stagioni di vita dell’uomo. E’ vero che ci sono stagioni privilegiate per ‘seminare’ educazione, istruzione, cultura, fede e competenze anche nell’uomo, ma ci siamo ormai resi conto che non si deve mai dire ‘basta’, sia per seminare come per raccogliere queste realtà in noi e negli altri.

Cari ragazzi e giovani, la vostra età è particolarmente adatta per seminare, accogliere e coltivare questi valori dell’educazione, istruzione, cultura, fede e competenze varie, per scoprire le vostre attitudini, le vostre risorse fisiche, sportive, intellettuali, morali e spirituali. In questi giorni, incontrando ragazzi e giovani per la strada o nelle parrocchie, spesso ho chiesto a molti: “Allora, finalmente riprendiamo la scuola?!”, ottenendo quasi sempre una risposta di scarsa gioia e desiderio. Lo studio e la disciplina costano fatica! Chissà come si potrà fare per suscitare in voi il desiderio di scoprire le grandi potenzialità personali che ognuno si porta dentro e darvi la possibilità di coltivarle, alimentarle ed esprimerle.

La stessa cosa capita quando tra qualche settimana si inizieranno gli incontri di catechesi, di preparazione ai sacramenti, di formazione di gruppo. Questo è un grosso problema ed una fatica anche per gli adulti che hanno il compito di accompagnarvi in queste vostre esperienze e scoperte, che sarebbe bello fossero faticose sì, ma anche gioiose.

E’ l’augurio che faccio a voi ragazzi e giovani ma anche ai vostri insegnanti, maestri, docenti e catechisti e sacerdoti.

E per noi adulti? Anche per noi non è mai finito il tempo della semina perché a sapienza cresce per tre fattori: le esperienze e riflessioni, la loro comprensione e il tempo. A poco servono le esperienze sia positive che negative che viviamo giorno dopo giorno se da esse non tiriamo delle conclusioni che diventano fonte di nuove esperienze che aprono nuovi orizzonti: non ci sarebbe alcun progresso, ma sarebbe solo un ripetere esattamente e forse stancamente tutto quanto già fatto.

Approfittiamo dunque anche noi adulti e anziani del nuovo che ogni giorno ci offre, delle proposte che ci vengono da varie parti e non diciamo mai ‘basta’ perché c’è sempre qualcosa di nuovo anche per noi.

A tutti auguro di non ritrovarci a vivere i soliti ‘autunni caldi’ pieni di risse, di lotte, di contrapposizioni e di guerre, poiché di queste cose ne abbiamo avute ultimamente abbastanza, forse in casa e certamente fuori casa.

Un cordiale augurio allora a bambini, ragazzi, giovani, adulti e anziani. (+ Adriano)

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 34 dl 15 settembre 2013